Regolarizzare il pH

Otto Warburg, premio Nobel 1931 per le sue scoperte sul metabolismo tumorale, diceva “si può curare solo ciò che si conosce”.

Oggigiorno possiamo dire che la ricerca farmacologica negli ultimi 30 anni non ha prodotto farmaci in grado di curare la gran parte delle malattie, in quanto non si conosce la causa della stragrande maggioranza delle malattie

Il Dr. Warburg più di 80 anni fa già diceva questo: “la differenza fra una cellula tumorale ed una normale è che mentre la cellula normale necessita di ossigeno per il suo metabolismo, la cellula tumorale, che ci sia o non ci sia ossigeno, fermenta gli zuccheri, producendo acido lattico

L’accumulo di acido lattico è l’evento che innesca un processo di acidificazione del micro-ambiente tumorale, che porta la massa neoplastica ad isolarsi dal resto dell’organismo. Come afferma il Dr. Stefano Fais (M.D., Ph.D – Direttore Reparto Farmaci Antitumorale del Dipartimento del Farmaco nell’Istituto Superiore di Sanità) nella genesi dei tumori, l’alterazione del pH costituisce un elemento chiave

Le cellule cancerose prosperano ad un pH intorno a 5,5. In condizioni anche lievemente acide (pH = 6,5) le cellule normali stanno molto male e spesso muoiono: per questa ragione la lettura del libro di Robert O. Young “Il miracolo del pH alcalino, è fondamentale per capire questa condizione.

Il nostro organismo opera un controllo continuo del pH al livello di ogni singola cellula, con pompe cellulari che lavorano continuamente per controllare il pH sia all’interno che all’esterno di ogni cellula: questo per consentire il mantenimento di gradienti di concentrazione degli H+ stabili tra l’ambiente extracellulare e quello intracellulare.

Questi gradienti devono possibilmente variare pochissimo. Il pH del sangue è certamente alcalino in condizioni normali: 7,4. Il pH è una misura logaritmica in base 10 della concentrazione di H+ (per lo più in un mezzo acquoso). Quindi, 0,4 è in realtà 4,0 e quindi un’enormità.

Alimenti e livelli di pH

Alimenti e livelli di pH

Come lavora il nostro organismo

In un organismo normale esistono una serie di compartimenti acidi o molto acidi. Basti pensare che il pH dello stomaco, soprattutto durante la digestione arriva a 1,0. Il pH che si stabilisce fra l’osso e delle cellule particolarmente attive durante l’accrescimento, chiamate osteoclasti, è francamente acido (arrivando a livelli inferiori a 5,0).  Oppure il pH presente in tutti i compartimenti proliferativi (per es. midollo osseo, mucosa intestinale, pelle), che è sempre debolmente acido (fra 6 e 6,5). 

I compartimenti acidi dell’organismo attirano la gran parte dei farmaci, che chimicamente sono per la quasi totalità delle basi deboli. E questa è la ragione per cui gli effetti collaterali dei farmaci si manifestano quasi sempre negli stessi organi, cioè negli organi che sono normalmente lievemente o francamente acidi.